Ma ne vale veramente la pena ?

Quante volte abbiamo sentito queste parole. A volte dette per affetto, altre volte per paura, altre volte per sfiducia. Il piú delle volte con molta superficialità.. Vorrei sapere come reagirono a queste parole, quelle ragazze che a inizio del XX. secolo giurarono di diventare medico a tutti gli effetti. La loro scelta oggi ci appare cosí scontata da rendere quasi patetico il suo ricordo. Grazie ad un libro bellissimo che parla delle prime donne medico durante la I. guerra mondiale, sento il bisogno di esprimere la mia immensa riconoscenza, gratitudine, a queste nostre antenate. Quanta passione, quanta capacitá di accettazione per quella società maschilista e padronale, che le considerava inferiori, non adatte, non abbastanza intelligenti per certi ambienti, per certe professioni. Una capacità di accettazione che le rendevano in grado di rispondere consapevolmente alla loro situazione, non reagivano, agivano. Flora Murrey, anestesista, e Louisa Garret Anderson, chirurga furono le prime donne ad essere responsabili di un ospedale di guerra. Realizzarono, con determinazione i loro sogni, nonostante notevoli sacrifici, limitazioni, angherie, molestie. Tutto il personale sanitario era composto da donne, medici, infermiere, autiste…. Oggi la frase.. MA NE VALE VERAMENTE LA PENA? Non ha di certo ne il peso, ne il significato come ai tempi di queste grandi Donne. Probabilmente nel vederne l’uso attuale, scoppierebbero in una grande risata e ci direbbero :“No, ma state forse scherzando? “ … Un immenso grazie alle donne che ci spianarono la strada. Per quelle che oggi, imitando il lato peggiore dell’uomo, vogliono essere viste come Donne emancipate, consiglio una bella operazione chiurgica, eseguita esclusivamente da vere Donne.

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